4 errori da evitare

4 errori da evitare

I 4 ERRORI DA EVITARE

Quando riceviamo una cartella esattoriale, un intimazione di pagamento o qualsiasi altro atto dall’agenzia delle riscossioni, dobbiamo stare attenti a non commettere una serie di errori.

Di seguito cercheremo di spiegare quali sono gli errori più frequenti.

ERRORE 1 – Pagare senza prima verificare

Ricevere una cartella, un’intimazione di pagamento o un azione esecutiva non è una sensazione piacevole.

Spesso è la paura a guidare le nostre decisioni e finiamo per pagare delle cartelle illegittime.

E’ possibile che le cartelle contengano qualche errore, è sempre meglio controllare.

ERRORE 2 – Rateizzare senza prima verificare

Un altro errore molto comune è richiedere una rateizzazione senza prima aver verificato la legittimità della cartella.

Infatti, anche quando richiediamo una rateizzazione, stiamo pagando un debito che potrebbe essere illegittimo.

La rateizzazione va richiesta solo se siamo assolutamente sicuri che la cartella è legittima e non possiamo percorrere altre strade.

ERRORE 3 – Aspettare e sperare in una rottamazione 

L’Italia è il paese dei condoni, si sa. La mentalità del condono fa parte del nostro DNA.

Questa è la convinzione più difficile da scardinare.

Non sapendo come affrontare il problema, di primo istinto cerchiamo qualche forma di rottamazione.

Ricerchiamo termini come “condono”, “stralcio”, “pace fiscale”, “sospensione” e “rottamazione” nella speranza di trovare una soluzione.

La scorsa rottamazione 2023 “Rottamazione Quater” prevedeva uno sgravio totale solo per vecchie cartelle al di sotto dei 1.000 € e nemmeno per tutti gli enti creditori.

Per cartelle al di sopra dei 1.000 € il beneficio era limitato ad uno sconto su sanzioni e interessi.

Inoltre, le prime 2 rate erano troppo alte e si sono rivelate davvero insostenibili per molti.

Tantissimi contribuenti hanno aderito senza farsi bene i conti e sono decaduti dal beneficio, ma accettando nuovamente il debito e rinunciando alla possibilità di contestarlo.

La prima cosa da fare è quindi non perdere tempo aspettando e sperando in una rottamazione.

Dobbiamo tenere ben presente che le cartelle esattoriali sono un titolo immediatamente esecutivo, questo significa che la procedura di pignoramento può essere molto veloce.

Aspettare una rottamazione è quindi un grave errore per tre semplici ragioni:

    • non è detto che la propria cartella rientri nei requisiti previsti da un eventuale rottamazione;
    • nell’attesa potrebbe arrivare un pignoramento, un’ipoteca o un fermo amministrativo;
    • aspettare significa far scadere i termini per poter far valere i propri diritti.

Pertanto, perdere tempo prezioso sperando nella rottamazione, oltre che essere inutile è anche molto pericoloso.

Inoltre, aderire alla rottamazione può essere un’arma a doppio taglio ed è importante fare prima delle attente valutazioni.

Infatti, rottamare una cartella significa prima di tutto riconoscere, a prescindere, il debito rinunciando così al diritto di impugnazione in caso di illegittimità.

Credere che le rottamazioni siano fatte per aiutare i contribuenti è un vero e proprio errore.

Le rottamazioni sono studiate a tavolino per aumentare il gettito fiscale portando il contribuente a riconoscere cartelle che a volte sarebbero inesigibili.

Purtroppo, non conoscendo a fondo la materia, si finisce spesso per credere che la rottamazione sia la migliore soluzione.

In realtà, prima di aderire ad una rottamazione, è bene fare una valutazione di legittimità delle carelle.

ERRORE 4 – Perdere tempo

L’errore più comune è quello di perdere tempo.

Accade di temporeggiare per svariate ragioni; a volte perché non sappiamo cosa fare e nel dubbio non facciamo nulla, altre, speriamo che lo Stato ci venga in aiuto con qualche rottamazione ecc.

Mentre perdiamo tempo, perdiamo anche la possibilità di risolvere il problema.

Quando ci viene notificato un atto, abbiamo pochi giorni di tempo per opporci. Se facciamo scadere i termini, perdiamo tale diritto.

Consideriamo anche che, dopo la cartella e l’intimazione di pagamento, subiremo molto probabilmente azioni di recupero coattivo del credito (pignoramento, ipoteca, fermo amministrativo).

Agire velocemente è fondamentale.

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